Come avere i superpoteri e scoprire il tuo talento

Guida rapida per diventare supereroe: come avere superpoteri in 5 passi

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Vado dritto al cuore della questione, al “come”. Avere superpoteri è possibile. I superpoteri esistono. Hulk, Flash, Deadpool, Spiderman, persino Gattoboy o Geco, i romanzi sono pieni di comuni esseri umani che, in seguito a una strana vicenda oppure grazie alla tecnologia (Batman su tutti), si ritrovano con i superpoteri più disparati, rari, a volte strani o futili. Ammettiamolo, alcuni dei mitici supereroi hanno in mano i superpoteri più inutili del mondo.

Dopotutto, cosa te ne faresti di correre veloce come Flash?! Arriveresti ancora prima al lavoro? O della super-forza rabbiosa di Hulk?! Distruggeresti tutto?!


Siamo qui per sviluppare superpoteri utili. Seguimi in questi semplicissimi 5 passi.


Vai in giardino e cerca un insetto, meglio se un ragno, una formica o una libellula. Fossi in te eviterei gli stercorari e la mantide religiosa. 

Prendi l’insetto che hai scelto e portalo in casa.

Levati la maglia, così da liberare una buona parte di una delle due braccia, mettiti comodo sul tuo divano.

Aspetta pazientemente che l’insetto ti punga.


Scherzavo ovviamente, ma il tuo sorriso era necessario per concentrarsi profondamente adesso e fare davvero un passo in più verso i tuoi superpoteri.

Robert Burr Livingston, padre delle neuroscienze, professore emerito dell’Università di San Diego, uno scienziato importantissimo del secolo scorso, nel 1989 durante il secondo simposio “Mind and Life” raccontava questo al Dalai Lama Tenzin Gyatso:


“Abbiamo studiato cervelli umani di persone morte che in vita non avevano avuto malattie neurologiche o psichiatriche. Sezionando i cervelli a intervalli microscopicamente sottili e riprendendo ogni segmento sezionato con una telecamera in posizione fissa, abbiamo ottenuto un filmato in sequenza di tutta la superficie del cervello.

Esaminando queste immagini, abbiamo scoperto che ogni cervello ha contorni della superficie e strutture profondamente diversi. (…) Abbiamo scoperto che ogni cervello è unico, proprio come lo sono i nostri volti. Ma le differenze delle strutture cerebrali sono profondamente significative per quanto riguarda percezioni, memoria, caratteristiche emozionali o motorie, giudizi, personalità, carattere. (…)


Crediamo che computer e sistemi di memoria estesa adeguatamente gestiti permetteranno confronti quantitativi dettagliati delle differenze a livello microscopico fra molti cervelli umani. Confronti tra storie di vita dettagliate e altrettanto dettagliate strutture dei cervelli che hanno prodotto quelle storie permetteranno ciò che i nostri amici chiamano “endofrenologia”. Questa tecnica permetterebbe correlazioni tra alcuni particolari dell’organizzazione del cervello e le qualità umane di coscienza, percezione, giudizio, temperamento e comportamento.

Naturalmente, tali dati possono anche essere usati per confrontare le immagini della risonanza magnetica di cervelli di persone vive e in tal modo ottenere confronti individuali ancora più affascinanti. 


A un certo punto dovremmo essere in grado di dire che in un cervello certe strutture molto estese suggeriscono che questo individuo probabilmente ha un grande talento musicale e così via. Forse, osservando le strutture cerebrali particolarmente degne di nota in individui eccezionali, sapremo identificare la morfologia tipica della compassione. Ho fiducia che vedremo una branca delle neuroscienze  scoprire le configurazioni del cervello umano, al momento sconosciute, che sono correlate alle nostre esperienze di vita, sia quelle interiori e soggettive, sia quelle del mondo esterno”.


Una bella tirata, eh? Un magnifico estratto dal libro “La coscienza dello spirito” (Dalai Lama, edito da Rizzoli nel 2003) che ci conferma una cosa a livello scientifico: siamo tutti simili, ma completamente differenti. Lo siamo morfologicamente e di conseguenza lo sono le nostre passioni, le nostre attitudini, le nostre abilità.

Ognuno di noi ha uno o più talenti e tutto sta nel riuscire a coltivarli, a svilupparli. Ci sono superpoteri che condividiamo e che dobbiamo solo imparare a risvegliare (ne parliamo nel prossimo articolo) e superpoteri che ci contraddistinguono uno ad uno, come veri supereroi. 

Il tuo talento è certamente il tuo principale superpotere. 

E adesso giungiamo direttamente a una domanda differente: come faccio a comprendere quale sia  il mio talento?


Se non l’hai già scoperto da solo, è importante che tu compia questa riflessione. Perché coltivare il tuo talento è importantissimo e non solo per te. Io ho bisogno che tu faccia del tuo meglio con i tuoi superpoteri. Il mondo ne ha bisogno. 


Non preoccuparti, non dovrai sottoporti a una scansione o a un qualsiasi esame. 

Solo una conversazione con te stesso o con un buon Mental Coach.

Se non lo hai ancora fatto puoi riportare l’insetto in giardino. Lui non ci serve più.

Leggi una per volta queste domande, fallo con calma, concediti tutto il tempo di cui hai bisogno per rispondere, evita di passare immediatamente alla domanda successiva. Se vuoi puoi segnarti su carta le tue risposte.


Cosa ti riesce particolarmente bene e senza impegno?

Tutto parte dal conoscersi e dal sapersi ascoltare. Ti è successo di fare un qualcosa particolarmente bene e senza sforzo? Ricordi di esserne rimasto stupito?


Pensa e metti a fuoco qualcosa che ti riesce bene fin da quando eri piccolo, senza che nessuno te lo abbia mai insegnato.

È abbastanza probabile che da piccolo i tuoi talenti si siano già manifestati, prenditi un po’ di minuti per te stesso. Puoi fare qualche esercizio di respirazione prima, se vuoi, per liberare la mente e concentrarti ancora meglio. Torna al respiro concentrati sull’aria che entra e poi esce. E dopo porta la tua mente ai ricordi.


Cosa dicono gli altri di te?

I tuoi superpoteri non sono passati inosservati. È successo sicuramente che qualcuno ti abbia guardato fare qualcosa che ritenevi normale e ti abbia detto: ma come diavolo hai fatto?!

E andiamo oltre: quali sono le tue caratteristiche secondo gli altri? Puoi ricorrere anche a una bella chiacchierata con un amico per scoprirlo con la maggiore chiarezza.


Presta attenzione allo stato di flow.

Cos’è lo stato di flow? Non ne abbiamo mai parlato in questi termini. Si verifica quando sei talmente assorbito da ciò che stai facendo, talmente concentrato, da perdere la cognizione di stanchezza o del tempo. Quando non hai sentito alcun bisogno di fermarti o fare pause, come se intorno a te non esistesse altro?


Vai oltre queste domande e non fermarti sulle banalità.

Ognuno di noi è unico e irripetibile. Lo dice la scienza e lo abbiamo dimostrato poco fa. Quindi il tuo talento potrebbe non essere quello che vorresti oppure potrebbe essere qualcosa di realmente fuori dal comune. La sua utilità potrebbe sembrarti poco lampante, ma riflettendoci vedrai che se lo saprai usare, quello sarà il tuo dono e la tua guida per i prossimi anni. Mettiti alla prova. Sperimenta e vedrai le tue risposte in situazioni differenti. Per portare alla luce i tuoi superpoteri esci dalla zona di comfort. Comincia ad essere oggi ciò che vorresti essere domani.









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