Cogli l’attimo

Cogli l’attimo, carpe diem, è arrivato il giorno di vivere il presente.

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Cogli l’attimo. Carpe diem (quam minimum credula postero…), una delle frasi più citate dal film L’Attimo Fuggente, in origine scritta da Orazio e da alcuni attribuita in seguito anche a Walt Whitman, entrambi citati dal Professor Keating, alias Robin Williams, in quel capolavoro che ha segnato molte generazioni.

Cogli l’attimo, Carpe Diem, cosa significa?
Per molti è solo una delle tante citazioni da pubblicare su Facebook o Instagram con una bella foto di contorno, ma c’è molto di più da scoprire alla sua base, e lo faremo oggi, in questo articolo, insieme.

Ogni giornata è composta di attimi, la vita intera lo è, ma è chiaro che c’è una profonda differenza tra gettarsi nelle esperienze e lasciarsi vivere. Ogni giorno abbiamo davanti a noi una infinità di possibilità da cogliere, come frutti più o meno maturi, sta a noi scegliere la strada, la prossima meta.

Non si tratta solo di far accadere qualcosa, a volte è necessario orientare meglio lo sguardo, concentrarci su nuovi punti di vista, per riuscire a prendere coscienza di nuove possibilità. Dobbiamo entrare profondamente in contatto con noi stessi, le competenze dell’attimo si imparano, attraverso la scoperta di sé e mediante conoscenze tecniche.

Soprattutto ci vuole coraggio. Una volta che si comprende che è davvero possibile rendere stupefacente il proprio percorso, si ha paura. È normale e fondamentale, sarebbe da incoscienti non averla. È la stessa sensazione che si ha prima di buttarsi dal trampolino, nei momenti precedenti al lancio con il paracadute dall’aereo: qualcosa di magnifico ci aspetta, ma assieme all’adrenalina proviamo timore. E mentre siamo lì, quasi indecisi sul da farsi, spesso abbiamo bisogno di una molla, di uno stimolo che ci faccia scattare. Provo a darti la mia in poche parole, riprese da “Dead Poets Society” (il titolo originale del lungometraggio), perché cogliere l’attimo?

“Perchè siamo cibo per vermi, perchè, strano a dirsi, ma ognuno di noi in questa stanza un giorno smetterà di respirare, diventerà freddo e morirà (…) cogliete l’attimo, rendete straordinaria la vostra vita”.

Vivi il momento, perché non ci saranno repliche o seconde occasioni. E buttare alle ortiche tutto ciò di incredibile che puoi fare sarebbe ingiusto nei tuoi stessi confronti.
Sali sul tavolo. Prova con trasgressione, anche a livello fisico, come e cosa si vede cambiando focalizzazione, riesci a raccontarti in maniera diversa?
Quali sono le tue convinzioni attuali e tra queste, cosa ti frena a cambiare?

“Perché sono salito quassù? Chi indovina?”
“Per sentirsi alto”.
“No. Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva”.


Il 6 Aprile, a Firenze, nel prossimo e innovativo incontro gratuito vedremo tutto ciò che influisce sulle nostre opportunità di vita e comprenderemo meglio la frase “cogli l’attimo”.
Cogli l’attimo! Ti invito a iscriverti subito, sono rimasti pochissimi posti liberi!








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